Tecnologia ed ecologia

Reware è una Cooperativa di lavoratori che ha per scopo quello di creare le migliori condizioni di lavoro per i propri soci e lavoratori. Reware è anche un'Impresa Sociale riconosciuta nel campo della prevenzione ambientale che ha per oggetto la rigenerazione di materiale informatico che altrimenti verrebbe smaltito prematuramente.

I computer rigenerati da Reware sono quindi apparecchiature elettroniche che, grazie al processo di rigenerazione, vedono il proprio ciclo di vita utile esteso. Vengono venduti ad aziende, non profit e privati al posto dei computer nuovi, la quale produzione e smaltimento sono altamente impattanti per l'ambiente e la salute umana.

Ridurre la produzione di rifiuti elettronici


In media ogni cittadino del nostro paese produce dai 15 ai 20 kg di rifiuti elettronici ogni anno. Questi rifiuti sono, tra quelli di origine domestica o da ufficio, quelli che in rapporto al proprio peso e volume inquinano di più. I computer in particolare sono fatti di diverse centinaia di minuscoli componenti, ognuno contenente materiali complessi prodotti da sintesi chimiche avanzate, spesso sconosciute agli stessi operatori del riciclo o dello smaltimento.
È quindi inevitabile che il loro smaltimento sia estremamente complesso e che il riciclo funzioni solo fino ad un certo punto. Per quanto le tecnologie del riciclo possano innovarsi, rimane sempre uno scarto significativo molto costoso da smaltire.

Foto di Raee

Per tale motivo le parti del rifiuto più costose e difficili da smaltire finiscono sempre per impattare sull'ambiente.
Quando va bene finiscono in discarica o vengono inviati a termodistruzione. Va sottolineato che, per motivi di sicurezza, le apparecchiature elettroniche contengono prodotti che ne limitano la combustione, i cosidetti ritardanti di fiamma. I scarti dei RAEE non possono essere trasformati in energia perché richiedono ulteriore carburante per essere inceneriti.

Quando va male questi rifiuti finiscono stipati in capannoni in tutta Italia, e spesso prendono fuoco da soli, o ancora peggio, vengono esportati verso paesi che non sono assolutamente in grado di gestirli e diventano discariche tossiche a cielo aperto.
L'attività di Reware, grazie al processo di rigenerazione, permette di raddoppiare la vita utile di questi computer e quindi di dimezzare la quantità di rifiuti speciali pericolosi prodotti, a parità di utilizzo del PC.

Ridurre il consumo di risorse naturali


L'altra ricaduta importante di questa attività a beneficio dell'ambiente riguarda il risparmio di risorse naturali e la riduzione delle emissioni di Co2. Infatti pochi sanno, anche se è scritto sui siti di alcuni tra i maggiori produttori di computer, che i computer consumano molta più energia per essere prodotti di quanta ne richiedano in tutto il periodo in cui vengono utilizzati. Ne consegue che far vivere un computer per più anni significa di nuovo ridurre il suo impatto ambientale, anche nei confronti del cambiamento climatico.

Infografica materiali critici

Dal punto di vista delle altre risorse invece va sottolineato che la produzione di un oggetto così complesso quanto un PC richiede una grandissima quantità di risorse, a cominciare dall'acqua (circa 1 tonnellata e mezza) necessaria nelle diverse fasi della sua produzione, continuando con il petrolio (circa 200 kg) necessario non solo per la produzione di plastiche, ma anche di solventi e reagenti necessari al processo industriale, per concludere con i numerosi minerali, il silicio, l'oro, il ferro, il litio etc e le terre rare, che spesso vengono estratte da zone di conflitto che finiscono con l'essere devastate per decenni da guerre e inquinamento, distruggendo la vita di milioni di persone per generazioni e generazioni.

Anche in questo caso il lavoro dei soci e lavoratori di Reware mette un freno (si, piccolo, ma pur sempre importante) a questi disastri, riducendo di metà la necessità di consumo di risorse naturali, quando riesce a l’acquisto di un computer nuovo con l'acquisto di un computer rigenerato.

Comprare computer rigenerati da Reware non è quindi solo fare un buon affare, ma è anche sostenere un’attività che protegge l’ambente di tutti.